“Solo se sei pronto a considerare possibile l’impossibile,

sei in grado di scoprire qualcosa di nuovo”.

(Johann Wolfgang Goethe)

“L’importante è avere un pensiero indipendente:

non si deve credere, ma capire”

(Hubert Revees)


“L’Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando”

(Hubert Revees)

mercoledì 17 giugno 2020

UN FRULLAR D’ALI TRA LA NEBBIA



               di Giorgio Pattera

 Nel bigio meriggio, staffetta d’inverno,
                   coll’aria pungente che odora di legna,
m’è caro veder, di casa all’interno,
                    che fuori la Vita il passo non segna...


Ritte le braccia, che ormai sono ignude,
                    supplice un arbro al cielo suo tende :
ricordo i suoi fiori, de’ rami virtude,
                     che il gelo or muta in còccole bionde.





Pettirosso, fringuello e la gazza giuliva
                     fan coro d’intorno al frutto succoso ;
persino la cincia, ch’è sempre più schiva,
                     mi vuol ringraziare col suon melodioso.



E poi battibecchi e trilli affannati :
                     famiglie di passeri, tra loro in combutta,
la festa continuano intorno ai miei cachi ;
                     fino a ridurre la pianta... distrutta !



Allora io penso : Qualcuno ha ragione,
                     se dice che l’Uomo s’affanna per nulla :
ai semplici e ai saggi non manca Stagione
                     che serbi ai suoi figli del cibo e una culla.

Flessibili rami infatti fan gioco
                     a vispi uccelletti che si fan dispetto ;
a balzi e saltelli rincorron l’ignoto
                     e garruli stridono : << Grazie, Folletto ! >>.


UN “CAPPELLO” INQUIETANTE…

di GIORGIO PATTERA   Il quotidiano “ LA GAZZETTA DI PARMA ” del 15 gennaio 1990 postava un breve ma intrigante trafiletto (integralmente r...