“Solo se sei pronto a considerare possibile l’impossibile,

sei in grado di scoprire qualcosa di nuovo”.

(Johann Wolfgang Goethe)

“L’importante è avere un pensiero indipendente:

non si deve credere, ma capire”

(Hubert Revees)


“L’Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando”

(Hubert Revees)

giovedì 11 giugno 2020

U.F.O. a Sassalbo (e dintorni...)


di GIORGIO PATTERA

L’estate del 2001 sarà certamente ricordata, dal punto di vista ufologico, come <<l’estate di Sassalbo>>, anche se l’ondata di avvistamenti (a dir poco imponente: oltre cinquanta nell’arco di un mese!) ha interessato una vasta area dell’Italia settentrionale, seguendo quasi di pari passo una delle linee sincroniche che intersecano la Penisola. Cercheremo ora di riassumere cronologicamente tutti gli eventi che hanno preceduto e seguito l’<<exploit>> di Sassalbo e ci potremo rendere conto che, ancora una volta, non si è trattato di “fantasie estive alimentate dalla calura e gonfiate ad arte dalla carta stampata, in assenza di altri gossip”, ma di un vero e proprio monitoraggio del territorio da parte di probabili sonde aliene, alla ricerca di un “qualcosa” che possiamo solo ipotizzare. Ma andiamo con ordine.





 9 giugno - COLFIORITO (PG) - Un funzionario statale di 52 anni, in visita ai parenti nelle zone terremotate, osserva per 15’ (dalle h.22.45 alle 23.00) “un oggetto, illuminato di luce propria, a forma di traliccio, che sovrasta immobile la collina distante circa 1.5 km.”

14 giugno - RIVALTA (TO) - Un gruppo di sei persone avvista alle h. 22.30 un oggetto cilindrico, procedente in linea retta a velocità incredibile e proveniente dalla Val di Susa; giunto sulla verticale fra Orbassano e Rivalta, si arresta fluttuando in aria per qualche minuto, poi scompare in direzione di Pinerolo.

Notte fra il 14 e 15 giugno - VALLONA di RIOLUNATO (MO) - Due studenti della frazione frignanese, intorno alle 00.30, nei pressi dei campi da tennis vengono investiti da un misterioso fascio di luce azzurra, proveniente dal cielo in verticale, lungo circa un centinaio di metri; il tutto nel più assoluto silenzio.       

15 - 16 giugno - SASSALBO di FIVIZZANO (MS) - Quasi a confermare la teoria della sincronicità, mentre presso la Sede del CUN di Parma si svolgeva la conferenza <<UFO in Lunigiana>>, una trentina fra i duecento abitanti della frazione toscana ha modo di osservare (tra le h.19.00 di venerdì 15 e le 11.30 di sabato 16), in prossimità del crinale appenninico di Monte Giogo, ove sorge l’installazione (ora dismessa) della NATO di Comano, un oggetto cilindrico, lungo circa 15/20 metri, apparentemente metallico (rifletteva la luce del sole ed i fari delle auto), simile al “braccio di una gru”, che oscillava sopra la faggeta in località Spedalaccio. Il mattino seguente, nella convinzione che si trattasse veramente di una gru pericolante e temendo potesse arrecare danni in caso di caduta, vengono allertati i Carabinieri della stazione competente per territorio (Fivizzano). Questi intervengono a bordo del Land Rover di servizio, ma giungono sul posto quando l’oggetto è già decollato oltre il crinale, in direzione di Reggio Emilia. Così si limitano a raccogliere le deposizioni dei testimoni, redigendo i verbali sugli appositi moduli (in uso dal 1979: cfr.riproduzioni allegate) e corredandoli con la ricostruzione grafica dell’UFO, così come descritto dai sassalbini.




17 giugno - SASSALBO - Marco Peruzzi (webmaster del portale SuperEva) ed Emilio Milazzo (del gruppo ufologico GORU di La Spezia) compiono un primo sopralluogo, limitandosi alla ricerca dei testimoni ed a parlare con gli abitanti della frazione.


                                       la cava di gesso nei pressi di Sassalbo

17 giugno - PANOCCHIA (PR) - Un’insegnante di scuola materna, verso il mezzogiorno, osserva a distanza di 8 km. un oggetto volante di forma oblunga e di colore argenteo (=riflettente la luce del sole), lungo circa 30 metri, procedente a lentissima velocità (= dirigibile) e nel più assoluto silenzio.
18 giugno - SASSALBO - Alcuni componenti della sede CUN di Parma (Pattera, Marasi, Dieci) effettuano a loro volta un sopralluogo, ma per motivi di lavoro giungono in loco a pomeriggio inoltrato. Lasciata l’auto nei pressi della vecchia cava di gesso, risalgono a piedi per circa un’ora il vallone che conduce alla frana; ma il tramonto incombente li fa desistere dal proseguire. Durante il percorso vengono notate solo alcune “impennate” dei valori normali del frequenzimetro (=rilevatore di onde elettromagnetiche), di natura non meglio determinata, ma in ogni caso esulante (a nostro parere) dallo stazionamento dell’oggetto non identificato. 



Notte fra il 20 e 21 giugno - CAMPAGNOLA (RE) - Fra le h. 02.00 e le 02.15 due automobilisti scorgono in cielo alcune luci misteriose, dalle quali saetta verso terra un vortice di pulviscolo luminoso, creando un’atmosfera irreale in tutta la zona.

22 giugno – Pontremoli, S.Stefano, Val di Magra, Sarzana, La Spezia, Carrara – A partire dalle h.7 del mattino, decine di telefonate ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri e persino al centralino della base dell’Aeronautica di Cadimare (SP) segnalano tutte lo stesso oggetto volante non identificato: un misterioso cilindro argentato (o color alluminio) sembra seguire un itinerario ben preciso, sopra le teste frastornate dei lunigianesi. Un velivolo militare? Il Colonnello Piergiuseppe Felisso, comandante della base di Cadimare, esclude la possibilità che all’ora dell’avvistamento vi fossero aerei militari in volo nella zona.

22 giugno – Licciana Nardi (MS) – Una pattuglia dei Vigili Urbani, allertata da numerose telefonate di cittadini incuriositi, avvista sopra le montagne circostanti il paese il grosso cilindro metallico, che volava a circa 2000 metri di quota sopra Panicale. L’osservazione si protrae per una decina di minuti, cosicché la Polizia Municipale ha modo di scattare alcune fotografie dello strano oggetto con la fotocamera in dotazione. A tutt’oggi non è dato conoscere l’esito delle inquadrature fotografiche.

22 giugno - RAI 2 - Il testimone principale dell’avvistamento di Sassalbo, Carlo Giannarelli, è ospite del programma <<I fatti vostri>> condotta da Massimo Giletti, durante la quale ribadisce la ricostruzione dell’evento, così come consegnata a Marco Peruzzi.

23 giugno - A Sassalbo si diffonde la voce, confermata da più parti ma non suffragata da riscontri oggettivi, che numerose “camionette” dell’Aeronautica Militare si aggirano nella zona in cui (presumibilmente) aveva preso terra il cilindro sconosciuto, vale a dire in località Spedalaccio. Alcune fonti, peraltro non confermate, attribuiscono questo movimento di mezzi militari al fatto che sarebbero stati osservati altri “oggetti” compiere evoluzioni nel cielo del crinale e sulla faggeta.

23 - 24 giugno - Sempre a SASSALBO giungono da Prato alcuni ricercatori indipendenti, che si recano a piedi nella zona interessata dal fenomeno ed effettuano rilievi col Geiger. In seguito circola la voce che sarebbero state rilevate emissioni di radiazioni “g” .

24 giugno - CALIZZANO (SV) - Quattro persone, alle h.22.30,osservano da un terrazzo “una luce sigariforme spostarsi a grande velocità sul monte Quazzo”.

30 giugno - SASSALBO - Marco Peruzzi effettua un secondo sopralluogo in località Spedalaccio, accompagnato da due amici geologi. Scatta alcune fotografie, sia con una fotocamera tradizionale sia con una digitale, ottenendo risultati contrastanti: mentre sulla pellicola non appare nulla di particolare, la fotocamera digitale riesce a captare uno strano oggetto fusiforme, invisibile ad occhio nudo, proprio sul crinale del Monte Alto, nei pressi della frana. La successiva elaborazione dell’immagine al computer avrebbe (il condizionale è d’obbligo) messo in evidenza la “realtà” dell’oggetto (contorni netti, riflessione della luce solare) e, forse, un alone energetico di tipo sconosciuto che si irradierebbe intorno al “corpo”.

30 giugno - CASTIGLION de’ PEPOLI (PO) - Una signora, M.B., avvista alle h.23.15 uno strano oggetto volante (simile ad un aereo per dimensioni, ma più lungo e senza ali) che emanava una luce rossastra e procedeva velocemente a zig-zag.

1° luglio - SASSALBO - Enrico Baccarini, insieme con altri componenti della sede CUN di Firenze, effettua un ulteriore sopralluogo, nel corso del quale vengono rilevate per due volte fluttuazioni momentanee dell’intensità del campo magnetico terrestre, unitamente a lievi e temporanei incrementi del livello normale di radioattività.

8 luglio - SASSALBO - Terzo sopralluogo di Marco Peruzzi, in compagnia d’un amico geologo dell’Università di Firenze, quest’ultimo munito di magnetometro (=rilevatore del campo magnetico terrestre). Viene rilevato uno scostamento dai valori normali per la durata di un’ora (dalle h.14 alle 15), in corrispondenza dei prati di crinale ove era stata osservata la permanenza dell’oggetto.

13 luglio - MEDIASET / CANALE 5 - Carlo Giannarelli viene invitato ad esporre la propria intrigante esperienza al “Maurizio Costanzo Show”.

13 luglio - ROSIGNANO (LI) - Il Tg3 RAI, edizione regionale, annuncia che <<la sera precedente alcune “sfere di luce”, comparse nel cielo di Rosignano, erano state “inseguite” da aeromobili militari>>. In seguito la notizia non viene più ripresa, né dalla TV né dalla stampa locale.

14 luglio - LIVORNO - Il quotidiano “IL TIRRENO” concede ampio spazio all’avvistamento di un <<oggetto volante luminoso a forma di “tubo” - sembrava rivestito di “alluminio” - che si muoveva lentissimamente a 1000 / 1500 m. di altezza, in direzione Pisa. Il fenomeno è rimasto visibile per un quarto d’ora (19.05 - 19.20) sopra la stazione ferroviaria della città; poi si è dissolto in un battibaleno, richiamando l’attenzione di molti abitanti del quartiere, alcuni dei quali hanno allertato gli addetti al controllo del traffico aereo dell’aeroporto “Galilei” di Pisa, senza tuttavia ricevere conferma della singolare presenza nei cieli toscani.

14 luglio - SOLIGNANO (PR) - Un gruppetto di cinque persone, tra le h. 22.45 e le 23.00, osserva in cielo una coppia di “semisfere” molto luminose e di colore giallo-intenso, che mutava lentamente ed alternativamente dal giallo-scuro al giallo-chiaro; il tutto nel più assoluto silenzio, rotto soltanto dal nervoso abbaiare dei cani.


Questo, dunque, lo svolgersi dei fatti. Ma limitarsi all’enunciazione dell’accaduto, a mo’ di “telegiornale”, ci sembra alquanto sterile, per cui proviamo a trarre alcune considerazioni.


1)    – I suddetti oggetti volanti non identificati sono stati osservati, nella stragrande maggioranza, lungo una delle “linee sincroniche” che interessa il nostro Paese, come dicevamo all’inizio. Per l’esattezza, questa linea, che appartiene a quelle di lunghezza stimata intorno a 237.000 km., inizia (per quanto riguarda il territorio italiano) in Val di Susa (proveniente dalla Francia, Lione); prosegue per Torino – Asti – Alessandria – il crinale appenninico ligure/emiliano e tosco/emiliano, Pistoia, Perugia; esce dalla Penisola nel medio Adriatico, tra Marche e Abruzzo, per dirigersi verso il Mar Nero.
2)    - Molte zone in cui sono stati effettuati gli avvistamenti sono classificate << a rischio sismico medio-alto >> (Colfiorito, Riolunato, Sassalbo, Fivizzano, Carpi, Castiglion de’ Pepoli, Solignano), la qual cosa potrebbe giustificare da parte degli UFO la predilezione delle zone sismiche, oltre agli insediamenti militari. Dalla sismologia sappiamo, infatti, che tali distretti (cui corrispondono, in superficie, le classiche “faglie”: es. Solignano, Citerna Taro, Berceto, per quanto concerne la provincia di Parma) sono contraddistinti da una situazione di instabilità del sottosuolo, originata da due fronti energetici che si contrappongono. Quando uno dei due fronti cede, l’energia viene liberata e dà origine al movimento tellurico. Se vogliamo ipotizzare l’interesse degli UFO alle fonti naturali di energia, in qualsiasi forma si presentino (elettricità, acqua, magnetismo, gravità, radioattività, tellurismo), questo potrebbe spiegare l’insistenza degli oggetti volanti non identificati lungo queste “autostrade”, a scopo di ricognizione o di acquisizione.
3)    - Recentemente l’ingegner Maurice Cotterell (autore di famosi best-seller, quali “I Superdèi” e “Le profezie dei Maya”) ha ripreso nell’ultimo suo lavoro “Le profezie di Tutankamon” la suggestiva teoria di un pilota neozelandese, il Capitano Bruce Cathie. Questi, negli oltre 15 anni di carriera a bordo dei velivoli della New Zealand Airways, ebbe modo di effettuare numerosi avvistamenti di UFO e, da meticoloso osservatore qual era, raccolse una serie incredibile di dati, da cui emersero “schemi” che sembravano insistere attorno a specifici “corridoi aerei”, che avvolgevano la Terra a guisa di “griglia geometrica”. L’elaborazione di questi dati, in base alla nota equazione di Einstein per la velocità della luce (teoria della relatività) e l’algoritmo di Isaac Newton per la forza di gravità, condusse il Capitano Cathie ad ipotizzare che i campi magnetico e gravitazionale della Terra contengano “corridoi” (simili alle ley-lines), che possano essere sfruttati come “porte d’accesso” da parte di velivoli alieni in visita al nostro pianeta. In altre parole, gli UFO “sentirebbero” (ed in qualche modo “manipolerebbero”) i campi energetici terrestri, riuscendo così a compiere manovre impossibili per le leggi della fisica (la “nostra” fisica), quali le accelerazioni istantanee che consentono loro di passare dall’immobilità alla velocità della luce.  


zona del presunto atterraggio 


4)    – Il punto in cui la misteriosa “sonda” (aliena o meno) si è soffermata più a lungo è senza dubbio Sassalbo, che di terremoti (purtroppo) è stata vittima più d’una volta. Narrano, infatti, le << Historie di Lunigiana - 1685 >> di G.Lamorati che nel 1481 un disastroso terremoto colpì il paese di Fivizzano, che ebbe tutte le case rase al suolo; ma, a causa della <<simpatia sismica >> tra Fivizzano e Sassalbo (km. 14 di distanza), anche in questa frazione tutto l’abitato crollò. Molti Sassalbini citano che, durante operazioni di scavo in località Giardinetto, presso il torrente Rosaro, sono tornate alla luce le vecchie mura e le fondamenta delle abitazioni distrutte dal terremoto.


il Gruppo del Centro di Ricerche Esobiologiche Galileo (CUN) che ha effettuato i rilevamenti

Significativa dunque appare la funzione funebre, legata alla tradizione, che fino a qualche decennio fa il parroco di Sassalbo era solito officiare il 5 luglio d’ogni anno, ricorrenza del terribile evento. Si trattava d’una cerimonia religiosa del tutto particolare, cui partecipavano tutti gli abitanti e nel corso della quale era usanza distribuire a tutti i bimbi del paese un’abbondante razione di risotto, quasi a voler esorcizzare l’eloquente memoria che tramanda come, nella luttuosa catastrofe di tanti secoli addietro, molti piccini rimanessero senza viveri (C.Caselli, Lunigiana ignota, La Spezia – 1933).
Più recentemente (1920), un altro disastroso terremoto colpì Saxum album (letter.= Sasso bianco, per le cave di gesso circostanti), mietendo una ventina di vittime, tra cui due preti. A completare il quadro geologico del comprensorio, va ricordato che i vecchi del paese riferiscono di un dedalo di gallerie naturali che si snoda per decine di km., a mezza costa, nelle viscere del Monte Alto, oltre le cave di gesso ora abbandonate. Gli speleologi si sono spesso avventurati nel tentativo di esplorarle, ma ogni volta sono dovuti tornare indietro causa l’impossibilità di stabilire l’effettivo sviluppo del percorso sotterraneo. Ed anche questo fenomeno, quello del “carsismo”, non fa altro che incrementare il rischio sismico che sembra contraddistinguere la zona di Sassalbo.


BIBLIOGRAFIA


Oberto Airaudi – LE LINEE SINCRONICHE – Edizioni Horus, Torino / 1988

Carlo Caselli – LUNIGIANA IGNOTA – Arnaldo Forni Editore, Bologna / 1988 (rist.anast.dell’originale del 1933)

G.Lamorati – HISTORIE di LUNIGIANA – Arnaldo Forni Editore, Bologna (rist.anast.dell’originale del 1685)

M.M.Cotterell – LE PROFEZIE DI TUTANKHAMON – Corbaccio, Milano / 2000

B.Cathie / P.Temm – HARMONIC 695 (Les OVNIS aux carrefours du ciel) – Messinger, 1981

UN “CAPPELLO” INQUIETANTE…

di GIORGIO PATTERA   Il quotidiano “ LA GAZZETTA DI PARMA ” del 15 gennaio 1990 postava un breve ma intrigante trafiletto (integralmente r...