di GIORGIO PATTERA
L’estate del 2001 sarà certamente ricordata,
dal punto di vista ufologico, come <<l’estate di Sassalbo>>, anche
se l’ondata di avvistamenti (a dir poco imponente: oltre cinquanta nell’arco di
un mese!) ha interessato una vasta area dell’Italia settentrionale, seguendo
quasi di pari passo una delle linee sincroniche che intersecano la Penisola.
Cercheremo ora di riassumere cronologicamente tutti gli eventi che hanno
preceduto e seguito l’<<exploit>> di Sassalbo e ci potremo rendere
conto che, ancora una volta, non si è trattato di “fantasie estive
alimentate dalla calura e gonfiate ad arte dalla carta stampata, in assenza di
altri gossip”, ma di un vero e proprio monitoraggio del territorio da parte
di probabili sonde aliene, alla ricerca di un “qualcosa” che possiamo
solo ipotizzare. Ma andiamo con ordine.
14 giugno - RIVALTA
(TO) - Un
gruppo di sei persone avvista alle h. 22.30 un oggetto cilindrico, procedente
in linea retta a velocità incredibile e proveniente dalla Val di Susa; giunto
sulla verticale fra Orbassano e Rivalta, si arresta fluttuando in aria per
qualche minuto, poi scompare in direzione di Pinerolo.
Notte fra il 14 e 15
giugno - VALLONA di RIOLUNATO (MO) - Due studenti della
frazione frignanese, intorno alle 00.30, nei pressi dei campi da tennis vengono
investiti da un misterioso fascio di luce azzurra, proveniente dal cielo in
verticale, lungo circa un centinaio di metri; il tutto nel più assoluto
silenzio.
15 - 16 giugno - SASSALBO
di FIVIZZANO (MS)
- Quasi a confermare la teoria della sincronicità, mentre presso la Sede del
CUN di Parma si svolgeva la conferenza <<UFO in Lunigiana>>, una
trentina fra i duecento abitanti della frazione toscana ha modo di osservare
(tra le h.19.00 di venerdì 15 e le 11.30 di sabato 16), in prossimità del
crinale appenninico di Monte Giogo, ove sorge l’installazione (ora dismessa)
della NATO di Comano, un oggetto cilindrico, lungo circa 15/20 metri,
apparentemente metallico (rifletteva la luce del sole ed i fari delle auto),
simile al “braccio di una gru”, che oscillava sopra la faggeta in località
Spedalaccio. Il mattino seguente, nella convinzione che si trattasse veramente
di una gru pericolante e temendo potesse arrecare danni in caso di caduta,
vengono allertati i Carabinieri della stazione competente per territorio
(Fivizzano). Questi intervengono a bordo del Land Rover di servizio, ma
giungono sul posto quando l’oggetto è già decollato oltre il crinale, in
direzione di Reggio Emilia. Così si limitano a raccogliere le deposizioni dei
testimoni, redigendo i verbali sugli appositi moduli (in uso dal 1979:
cfr.riproduzioni allegate) e corredandoli con la ricostruzione grafica
dell’UFO, così come descritto dai sassalbini.
17 giugno - SASSALBO
- Marco
Peruzzi (webmaster del portale SuperEva) ed Emilio Milazzo (del gruppo
ufologico GORU di La Spezia) compiono un primo sopralluogo, limitandosi alla
ricerca dei testimoni ed a parlare con gli abitanti della frazione.
la cava di gesso nei pressi di Sassalbo
17 giugno - PANOCCHIA
(PR) - Un’insegnante
di scuola materna, verso il mezzogiorno, osserva a distanza di 8 km. un oggetto
volante di forma oblunga e di colore argenteo (=riflettente la luce del sole),
lungo circa 30 metri, procedente a lentissima velocità (= dirigibile) e nel più
assoluto silenzio.
18 giugno - SASSALBO
- Alcuni
componenti della sede CUN di Parma (Pattera, Marasi, Dieci) effettuano a loro
volta un sopralluogo, ma per motivi di lavoro giungono in loco a pomeriggio
inoltrato. Lasciata l’auto nei pressi della vecchia cava di gesso, risalgono a
piedi per circa un’ora il vallone che conduce alla frana; ma il tramonto
incombente li fa desistere dal proseguire. Durante il percorso vengono notate
solo alcune “impennate” dei valori normali del frequenzimetro (=rilevatore di
onde elettromagnetiche), di natura non meglio determinata, ma in ogni caso
esulante (a nostro parere) dallo stazionamento dell’oggetto non
identificato.
Notte fra il 20 e 21
giugno - CAMPAGNOLA (RE) - Fra le h. 02.00 e le 02.15 due automobilisti scorgono in cielo alcune luci misteriose, dalle
quali saetta verso terra un vortice di pulviscolo luminoso, creando
un’atmosfera irreale in tutta la zona.
22 giugno –
Pontremoli, S.Stefano, Val di Magra, Sarzana, La Spezia, Carrara – A partire dalle h.7
del mattino, decine di telefonate ai Vigili del Fuoco, ai Carabinieri e persino
al centralino della base dell’Aeronautica di Cadimare (SP) segnalano tutte lo
stesso oggetto volante non identificato: un misterioso cilindro argentato (o
color alluminio) sembra seguire un itinerario ben preciso, sopra le teste
frastornate dei lunigianesi. Un velivolo militare? Il Colonnello Piergiuseppe
Felisso, comandante della base di Cadimare, esclude la possibilità che all’ora
dell’avvistamento vi fossero aerei militari in volo nella zona.
22 giugno – Licciana
Nardi (MS) –
Una pattuglia dei Vigili Urbani, allertata da numerose telefonate di cittadini
incuriositi, avvista sopra le montagne circostanti il paese il grosso cilindro
metallico, che volava a circa 2000 metri di quota sopra Panicale.
L’osservazione si protrae per una decina di minuti, cosicché la Polizia
Municipale ha modo di scattare alcune fotografie dello strano oggetto con la
fotocamera in dotazione. A tutt’oggi non è dato conoscere l’esito delle
inquadrature fotografiche.
22 giugno - RAI 2 - Il testimone
principale dell’avvistamento di Sassalbo, Carlo Giannarelli, è ospite del
programma <<I fatti vostri>> condotta da Massimo Giletti, durante
la quale ribadisce la ricostruzione dell’evento, così come consegnata a Marco
Peruzzi.
23 giugno - A Sassalbo si diffonde la voce, confermata da più parti ma non suffragata da
riscontri oggettivi, che numerose “camionette” dell’Aeronautica Militare si
aggirano nella zona in cui (presumibilmente) aveva preso terra il cilindro
sconosciuto, vale a dire in località Spedalaccio. Alcune fonti, peraltro non
confermate, attribuiscono questo movimento di mezzi militari al fatto che
sarebbero stati osservati altri “oggetti” compiere evoluzioni nel cielo del
crinale e sulla faggeta.
23 - 24 giugno - Sempre a SASSALBO giungono da Prato alcuni
ricercatori indipendenti, che si recano a piedi nella zona interessata dal
fenomeno ed effettuano rilievi col Geiger. In seguito circola la voce che
sarebbero state rilevate emissioni di radiazioni “g” .
24 giugno - CALIZZANO
(SV) - Quattro
persone, alle h.22.30,osservano
da un terrazzo “una luce sigariforme spostarsi a grande velocità sul monte
Quazzo”.
30 giugno - SASSALBO
- Marco
Peruzzi effettua un secondo sopralluogo in località Spedalaccio, accompagnato
da due amici geologi. Scatta alcune fotografie, sia con una fotocamera
tradizionale sia con una digitale, ottenendo risultati
contrastanti: mentre sulla pellicola non appare nulla di particolare, la
fotocamera digitale riesce a captare uno strano oggetto fusiforme, invisibile
ad occhio nudo, proprio sul crinale del Monte Alto, nei pressi della frana. La
successiva elaborazione dell’immagine al computer avrebbe (il condizionale è
d’obbligo) messo in evidenza la “realtà” dell’oggetto (contorni netti,
riflessione della luce solare) e, forse, un alone energetico di tipo
sconosciuto che si irradierebbe intorno al “corpo”.
30 giugno -
CASTIGLION de’ PEPOLI (PO) - Una signora, M.B., avvista alle h.23.15 uno strano oggetto volante (simile ad
un aereo per dimensioni, ma più lungo e senza ali) che emanava una luce
rossastra e procedeva velocemente a zig-zag.
1° luglio - SASSALBO
- Enrico
Baccarini, insieme con altri componenti della sede CUN di Firenze, effettua un
ulteriore sopralluogo, nel corso del quale vengono rilevate per due volte
fluttuazioni momentanee dell’intensità del campo magnetico terrestre,
unitamente a lievi e temporanei incrementi del livello normale di
radioattività.
8 luglio - SASSALBO -
Terzo
sopralluogo di Marco Peruzzi, in compagnia d’un amico geologo dell’Università
di Firenze, quest’ultimo munito di magnetometro (=rilevatore del campo
magnetico terrestre). Viene rilevato uno scostamento dai valori normali per la
durata di un’ora (dalle h.14 alle 15), in corrispondenza dei prati di crinale
ove era stata osservata la permanenza dell’oggetto.
13 luglio - MEDIASET
/ CANALE 5 - Carlo
Giannarelli viene invitato ad esporre la propria intrigante esperienza al
“Maurizio Costanzo Show”.
13 luglio - ROSIGNANO
(LI) - Il
Tg3 RAI, edizione regionale, annuncia che <<la sera precedente alcune
“sfere di luce”, comparse nel cielo di Rosignano, erano state “inseguite”
da aeromobili militari>>. In seguito la notizia non viene più ripresa, né
dalla TV né dalla stampa locale.
14 luglio - LIVORNO -
Il quotidiano
“IL TIRRENO” concede ampio spazio all’avvistamento di un <<oggetto
volante luminoso a forma di “tubo” - sembrava rivestito di “alluminio”
- che si muoveva lentissimamente a 1000 / 1500 m. di altezza, in direzione
Pisa. Il fenomeno è rimasto visibile per un quarto d’ora (19.05 - 19.20) sopra
la stazione ferroviaria della città; poi si è dissolto in un battibaleno,
richiamando l’attenzione di molti abitanti del quartiere, alcuni dei quali
hanno allertato gli addetti al controllo del traffico aereo dell’aeroporto “Galilei”
di Pisa, senza tuttavia ricevere conferma della singolare presenza nei cieli
toscani.
14 luglio - SOLIGNANO
(PR) - Un
gruppetto di cinque persone, tra le h. 22.45 e le 23.00, osserva in cielo una
coppia di “semisfere” molto luminose e di colore giallo-intenso, che
mutava lentamente ed alternativamente dal giallo-scuro al giallo-chiaro; il
tutto nel più assoluto silenzio, rotto soltanto dal nervoso abbaiare dei cani.
Questo, dunque, lo svolgersi dei fatti. Ma
limitarsi all’enunciazione dell’accaduto, a mo’ di “telegiornale”, ci sembra
alquanto sterile, per cui proviamo a trarre alcune considerazioni.
1)
–
I suddetti oggetti volanti non identificati sono stati osservati, nella
stragrande maggioranza, lungo una delle “linee sincroniche” che interessa il
nostro Paese, come dicevamo all’inizio. Per l’esattezza, questa linea, che
appartiene a quelle di lunghezza stimata intorno a 237.000 km., inizia (per
quanto riguarda il territorio italiano) in Val di Susa (proveniente dalla
Francia, Lione); prosegue per Torino – Asti – Alessandria – il crinale
appenninico ligure/emiliano e tosco/emiliano, Pistoia, Perugia; esce dalla
Penisola nel medio Adriatico, tra Marche e Abruzzo, per dirigersi verso il Mar
Nero.
2)
-
Molte zone in cui sono stati effettuati gli avvistamenti sono classificate
<< a rischio sismico medio-alto >> (Colfiorito, Riolunato,
Sassalbo, Fivizzano, Carpi, Castiglion de’ Pepoli, Solignano), la qual cosa
potrebbe giustificare da parte degli UFO la predilezione delle zone sismiche,
oltre agli insediamenti militari. Dalla sismologia sappiamo, infatti, che tali
distretti (cui corrispondono, in superficie, le classiche “faglie”: es.
Solignano, Citerna Taro, Berceto, per quanto concerne la provincia di Parma)
sono contraddistinti da una situazione di instabilità del sottosuolo, originata
da due fronti energetici che si contrappongono. Quando uno dei due fronti cede,
l’energia viene liberata e dà origine al movimento tellurico. Se vogliamo
ipotizzare l’interesse degli UFO alle fonti naturali di energia, in qualsiasi
forma si presentino (elettricità, acqua, magnetismo, gravità, radioattività,
tellurismo), questo potrebbe spiegare l’insistenza degli oggetti volanti non
identificati lungo queste “autostrade”, a scopo di ricognizione o di acquisizione.
3)
-
Recentemente l’ingegner Maurice Cotterell (autore di famosi best-seller,
quali “I Superdèi” e “Le profezie dei Maya”) ha ripreso nell’ultimo suo lavoro
“Le profezie di Tutankamon” la suggestiva teoria di un pilota neozelandese, il
Capitano Bruce Cathie. Questi, negli oltre 15 anni di carriera a bordo dei
velivoli della New Zealand Airways, ebbe modo di effettuare numerosi
avvistamenti di UFO e, da meticoloso osservatore qual era, raccolse una serie
incredibile di dati, da cui emersero “schemi” che sembravano insistere attorno
a specifici “corridoi aerei”, che avvolgevano la Terra a guisa di “griglia
geometrica”. L’elaborazione di questi dati, in base alla nota equazione di
Einstein per la velocità della luce (teoria della relatività) e l’algoritmo di
Isaac Newton per la forza di gravità, condusse il Capitano Cathie ad ipotizzare
che i campi magnetico e
gravitazionale della Terra contengano “corridoi” (simili alle ley-lines), che
possano essere sfruttati come “porte d’accesso” da parte di velivoli alieni in
visita al nostro pianeta. In altre parole, gli UFO “sentirebbero”
(ed in qualche modo “manipolerebbero”) i campi energetici terrestri, riuscendo
così a compiere manovre impossibili per le leggi della fisica (la
“nostra” fisica), quali le accelerazioni istantanee che consentono loro di
passare dall’immobilità alla velocità della luce.
zona del presunto atterraggio
4)
–
Il punto in cui la misteriosa “sonda” (aliena o meno) si è soffermata più a
lungo è senza dubbio Sassalbo, che di terremoti (purtroppo) è stata vittima più
d’una volta. Narrano, infatti, le << Historie di Lunigiana - 1685
>> di G.Lamorati che nel 1481 un disastroso terremoto colpì il paese di
Fivizzano, che ebbe tutte le case rase al suolo; ma, a causa della
<<simpatia sismica >> tra Fivizzano e Sassalbo (km. 14 di distanza),
anche in questa frazione tutto l’abitato crollò. Molti Sassalbini citano che,
durante operazioni di scavo in località Giardinetto, presso il torrente
Rosaro, sono tornate alla luce le vecchie mura e le fondamenta delle abitazioni
distrutte dal terremoto.
il Gruppo del Centro di Ricerche Esobiologiche Galileo (CUN) che ha effettuato i rilevamenti
Significativa dunque
appare la funzione funebre, legata alla tradizione, che fino a qualche decennio
fa il parroco di Sassalbo era solito officiare il 5 luglio d’ogni anno,
ricorrenza del terribile evento. Si trattava d’una cerimonia religiosa del
tutto particolare, cui partecipavano tutti gli abitanti e nel corso della quale
era usanza distribuire a tutti i bimbi del paese un’abbondante razione di risotto,
quasi a voler esorcizzare l’eloquente memoria che tramanda come, nella
luttuosa catastrofe di tanti secoli addietro, molti piccini rimanessero senza
viveri (C.Caselli, Lunigiana ignota, La Spezia – 1933).
Più recentemente
(1920), un altro disastroso terremoto colpì Saxum album (letter.= Sasso bianco, per le cave di gesso
circostanti), mietendo una ventina di vittime, tra cui due preti. A completare
il quadro geologico del comprensorio, va ricordato che i vecchi del paese
riferiscono di un dedalo di gallerie naturali che si snoda per decine di km., a
mezza costa, nelle viscere del Monte Alto, oltre le cave di gesso ora
abbandonate. Gli speleologi si sono spesso avventurati nel tentativo di
esplorarle, ma ogni volta sono dovuti tornare indietro causa l’impossibilità di
stabilire l’effettivo sviluppo del percorso sotterraneo. Ed anche questo fenomeno,
quello del “carsismo”,
non fa altro che incrementare il rischio sismico che sembra contraddistinguere
la zona di Sassalbo.
BIBLIOGRAFIA
Oberto Airaudi – LE LINEE SINCRONICHE –
Edizioni Horus, Torino / 1988
Carlo Caselli – LUNIGIANA IGNOTA – Arnaldo
Forni Editore, Bologna / 1988 (rist.anast.dell’originale del 1933)
G.Lamorati – HISTORIE di LUNIGIANA – Arnaldo
Forni Editore, Bologna (rist.anast.dell’originale del 1685)
M.M.Cotterell – LE PROFEZIE DI TUTANKHAMON –
Corbaccio, Milano / 2000
B.Cathie / P.Temm –
HARMONIC 695 (Les OVNIS aux carrefours du ciel) – Messinger, 1981