Di GIORGIO PATTERA
Lunedì 10 agosto 2020, nella splendida cornice naturale del Parco Provinciale del Monte Morìa, sull’Appennino piacentino (celebre per aver ospitato le riprese dello sceneggiato televisivo di Rai 1 “LA FRECCIA NERA” del 1968/69), ha avuto luogo la fase regionale emiliana dello “SKY WATCH” organizzato dal CUN (Centro Ufologico Nazionale) su tutto il territorio italiano.
Accolti dalla premurosa ospitalità del gestore del Rifugio omonimo, si sono dati appuntamento una trentina di appassionati, tra cui il sottoscritto (in qualità di Coordinatore CUN per l’Emilia) d’intesa con l’amico Alberto Negri (Presidente di “SPAZIO TESLA” PC) e Claudio Balella, esperto di Astrofotografia da Ravenna. Quest’ultimo ha relazionato con numerose slides sul caso del 1° avvistamento multiplo di UAP (Unidentified Aerial Phenomena), documentato da Kenneth Arnold sui cieli del Monte Rainier, nello stato di Washington, il 24 giugno del 1947.
Ne è seguita una vivace discussione fra i partecipanti, imperniata sulle motivazioni che inducono le Autorità costituite a sottacere, quando non a negare, l’evidenza di questi (per ora) inspiegati fenomeni.
Purtroppo la seconda parte della serata, quella più importante, che doveva essere dedicata all’osservazione del cielo notturno, con l’individuazione di piccoli corpi celesti in attrito con l’atmosfera (= meteore, le “lacrime” di S.Lorenzo) e, magari, di fenomeni aerei non identificati (gli “UFO”, secondo la vecchia dizione), si è rivelata una profonda delusione per tutti gli astanti, causa le avverse condizioni meteo. Una spessa coltre di foschia umida, infatti (siamo a 1.000 m.slm, circondati da rigogliosi boschi secolari), si è lentamente ma inesorabilmente addensata sull’angolo di visuale sovrastante il Parco, non appena dopo il tramonto, impedendo così l’attuazione dell’esperimento in precedenza concordato con le varie sedi. A parziale mitigazione del contrattempo, le notizie provenienti via smartphone dalle restanti postazioni CUN, sparse un po’ dovunque sul territorio nazionale: quasi ovunque le stesse caratteristiche del cielo hanno così vanificato gli impegni organizzativi degli aderenti.
Nel corso della serata, Alberto Negri ha consegnato all’amico Claudio Balella una copia del suo primo libro, steso in collaborazione con la giornalista “Mediaset” Sabrina Pieragostini, dal titolo “UFO: PARLANO I PILOTI”.
ALBERTO NEGRI & CLAUDIO BALELLA