di Emilia Ventura -
Genova
Coordinamento CUN Liguria
Adattamento di Giorgio Pattera
Responsabile Scientifico CUN – Parma
Rivisitando la casistica
ufologica italiana e focalizzando l’attenzione su quella ligure, ci siamo
imbattuti in vere e proprie ondate d’avvistamenti condensate in pochi giorni,
in cui se ne sono viste veramente “di tutti i colori”: luci colorate che andavano
avanti e indietro da un capo all'altro della Regione, seguite e precedute da
altre luci che non potevano essere meteore o bolidi.
Occorre comunque chiarire che
molti avvistamenti di luci che solcano il cielo sono da ascrivere al passaggio
di meteore, che la nostra Terra incontra costantemente nel suo movimento
intorno al Sole.
Le più importanti fra queste sono
le “meteore a sciami”; questi ultimi si dividono in sette gruppi:
QUADRANTIDI 2-3
gennaio velocità media
LIRIDI 20-22
aprile rapide, con scie persistenti
ACQUARIDI 6 maggio molto rapide, con lunghi percorsi
PERSEIDI 10-12
agosto molto rapide (lacrime di San Lorenzo)
ORIONIDI 18-20 ottobre rapide, con scie persistenti
ANDROMEIDI 17-27
novembre molto lente
GEMINIDI 10-12
dicembre velocità media,
bianche, numerose
Oltre a questi sciami, per tutto l'arco dell'anno la Terra incontra meteore con diverse caratteristiche e luminosità.
Dopo questa doverosa premessa,
riteniamo che per gli UFO sia facile “mimetizzarsi” con questi frammenti
cosmici, se lo vogliono, in quanto di corpi celesti che vagano nei cieli ce ne
sono sempre: possono persino scegliere il tipo di velocità, luminosità e scia;
non male, vero?
Veniamo ora alla casistica. E' difficile a volte distinguere, specie per chi non conosce i fenomeni astronomici (e sono ancora molti), se la luce osservata è un UFO o una meteora; riportiamo comunque quegli avvistamenti che sembrano essere più attendibili.
Il settembre del 1978 ha visto in pochi giorni un passaggio di globi luminosi variamente colorati, a volte preceduti o seguiti da strane forme non propriamente "meteoriche". Questo periodo è caratterizzato dal passaggio delle epsilon-PERSEIDI (21 agosto - 16 settembre), rapide e con scie persistenti. Tra le numerose segnalazioni pervenute nel suddetto mese, evidenziamo quella del 13 settembre, allorché, intorno alle h. 22:00, furono osservati due oggetti fusiformi passare a distanza di tre minuti l'uno dall'altro. Il secondo era accompagnato da una luce proveniente dal mare: penso che quest'ultima fosse una meteora. Il giorno appresso, 14 settembre, al largo di Deiva Marina alcuni pescatori osservano il passaggio di una luce colorata seguita da un oggetto fusiforme.
Passiamo all’anno 1983: il 6
giugno viene notato nel cielo del capoluogo un UFO fusiforme, preceduto (trenta
minuti prima) dal passaggio d’una meteora. Ambedue gli oggetti sono stati
osservati da moltissimi testimoni in tutta Italia e la notizia è stata
riportata anche dai quotidiani, accompagnata (come sempre) da commenti tra il
serio ed il faceto.
Di seguito il racconto di testimoni oculari (persone a noi note e totalmente affidabili).
Giorgio M.: "La sera del 6
giugno 1983, alle ore 22:50, mi trovavo nell'area dell'Ente Fiera di Genova,
zona Foce, sulla pista di pattinaggio. Faceva molto caldo e, per dissetarmi,
stavo bevendo una Coca Cola a
garganella. Ad un tratto, nell'atto di sollevare la bottiglietta, ho notato a
circa 10° sul mare una fonte luminosa, che in pochi istanti ha compiuto un arco
di cielo sulla mia testa, andando a "morire" apparentemente
all'altezza della Torre di Quezzi, situata su una collina fortificata alle
spalle della città. Dal mio punto d’osservazione, la “cosa” si presentava come
un corpo non ben definito, molto luminoso e con una lunga scia fumosa, ben
distinguibile nel cielo sereno di quella notte. I colori dell'oggetto davano l’idea
di un qualcosa in attrito: ho distinto come delle punte infuocate, di una
colorazione fra l’argento e l’oro. Non era di dimensioni enormi, ma comunque
ben distinguibile; si è spezzato poi in cinque pezzi (ben distinti, come un
fuoco d'artificio) ed i frammenti incandescenti si sono "persi" sopra
la città. Non ho udito alcun rumore durante lo svolgersi del fenomeno, nemmeno
al momento della scomposizione in frantumi. La scia, leggermente brillante, è
rimasta in cielo per una decina di minuti, cambiando lentamente forma".
Ricordiamo che in questo periodo
(2-17 giugno) lo sciame di passaggio è quello delle SCORPIONIDI, lente e
luminose.
Ed ecco il racconto di due
testimoni che, da due frazioni vicine, osservarono il passaggio d’un oggetto
fusiforme, trenta minuti dopo il fenomeno meteorico.
Fulvia P. (Genova-Bavari, in
collina): "La sera del 6 giugno 1983, alle h. 23:15 circa, mi trovavo nei
pressi del campo sportivo Ferretti per assistere ad un torneo locale di calcio.
Erano con me, oltre al mio fidanzato, molti altri amici e diversi spettatori.
Ad un certo punto il mio fidanzato ci ha indicato un oggetto che stava
transitando molto lentamente e senza alcun rumore, apparentemente sopra la
chiesa di Bavari ed a quota tanto bassa che pensavamo avrebbe colpito il
campanile (Bavari è situata a 320 m./slm ed il campanile è alto circa 30 m).
L'oggetto da noi visto era molto grande, ben levigato ed aveva la punta conica
come un missile; non mostrava sporgenze né sovrastrutture d’alcun tipo:
soltanto una luce anteriore, posta come un faro, evidenziava la lucentezza
metallica dell’oggetto. Le proporzioni fra lunghezza e larghezza erano come
quelle di una cartuccia con bossolo. Dalla parte posteriore fuoriuscivano fumi
e scintille simili a stelline, che formavano una lunga coda, rimasta in cielo
per circa 15'. L'oggetto procedeva in maniera talmente lenta da farmi pensare
che dovesse avere motori ben potenti per poter rimanere quasi sospeso, così, in
cielo.
Siamo riusciti a seguirlo con lo
sguardo fin quando è scomparso dietro un monte in direzione di Fontanegli. Il
giorno dopo ho raccontato tutto ai miei genitori ed ai vicini di casa.
Traiettoria dell'oggetto: di fronte a me, da Sud-Est a Nord-Est, per cui alla
mia vista presentava il lato destro. Impressioni: ho provato una sensazione di
meraviglia e di curiosità nel vedere quest’oggetto, ma non ho avuto la minima
paura".
Alessandro B. (Genova-Fontanegli,
in collina): "La sera del 6 giugno 1983, alle h. 23.16, mi trovavo col mio
cane (un pastore scozzese) nel giardino antistante la mia abitazione (312
m./slm), quando ho scorto verso sud, poco al di sopra della chiesa, una luce
tipo faro d'aereo. Pensando che si trattasse d’un velivolo a bassa quota, ho
continuato ad osservare la luce in avvicinamento, finché non si è rivelata alla
mia vista come un oggetto di forma cilindrica; in seguito ha sorvolato proprio
la zona in cui mi trovavo, continuando la sua traiettoria non molto veloce in
direzione della Scoffera. L'oggetto si presentava solido, molto luminoso, ma di
una luce che mi permetteva tranquillamente l'osservazione; presentava una
raggiera di luci più brillanti, ma dello stesso colore dell'oggetto, come una
corona di stelline. Se si fosse trattato d’un aereo, direi che quelle
“stelline” si sarebbero trovate più o meno al posto della carlinga. L'oggetto
procedeva talmente a bassa quota, che, se si fosse trattato d’un aeromobile
convenzionale, avrei potuto notarne benissimo i finestrini; non emetteva alcun
rumore e lasciava dietro di sé una scia fumosa grigio-azzurra, leggermente
brillante, che è rimasta in cielo per diversi minuti. Stupito, ma non
intimorito, ho chiamato ad alta voce mia moglie, che non si è presentata se non
dopo ripetuti solleciti. Quando mia moglie mi ha raggiunto, ho potuto notare
che la scia fumosa era preceduta da un alone luminoso; presumo che l'oggetto
abbia percorso la vallata in circa un minuto. A ripensarci bene, né io né mia
moglie siamo convinti che l'oggetto abbia attraversato la zona, bensì che esso
sia sparito improvvisamente in direzione della Scoffera, come se fosse divenuto
invisibile o se si fosse spento. Dato che volava a bassissima quota e si stava
dirigendo a Nord verso i monti, ho pensato addirittura che potesse schiantarvisi
contro. Il cane non ha dato il minimo segno d’agitazione. (L’abitazione dei
testimoni dista circa 200 m. in linea d'aria dal luogo dove molti anni fa
sembra sia atterrato un disco volante – N.d.R.).
Impressioni: sono contento di
aver visto quella cosa, ma non ho nessuna voglia di rivederla. Con mia moglie
ed il Sig. R.B. abbiamo notato nell'agosto del 1981 dal terrazzo di casa il
transito d’una meteora, che ha creato in cielo, prima di frantumarsi in diversi
pezzi, una sottile scia luminosa di colore azzurro-intenso; ma quel fenomeno
non aveva nulla in comune con ciò che ho visto nel 1983".
Altre osservazioni:
13 marzo 1986 - Imperia - ore
21:00 circa. Avvistamento d’un oggetto fusiforme, seguito da un globo luminoso
con scia. Meteore: passaggio coda delle Bootidi (10-12 marzo), rapide con scie
persistenti.
30 agosto 1988 - Genova - ore
21:00 circa. Avvistato un velocissimo disco (o luce bianca molto luminosa),
seguito da un oggetto fusiforme altrettanto luminoso.
Alla luce di questi resoconti testimoniali,
ampiamente attendibili, quale commento si può aggiungere?
Esiste probabilmente un nesso fra
il transito di meteore e dischi volanti. Già Roberto Balbi (referente CUN per
Genova), anni prima, era giunto alla conclusione che il curioso fenomeno non
poteva essere liquidato alla stregua d’una semplice coincidenza. Dello stesso
parere si è mostrato anche l’ufologo francese Gildas Bourdais, il quale, in
occasione del 1° Congresso Nazionale d’Ufologia tenutosi a Firenze il 20
novembre 2004, nel corso della sua relazione "La grande vague del
1954", ha affermato che esiste un legame tra UFO e meteore, consigliando
di studiare parallelamente i due fenomeni.
Ma allora, è legittimo chiedersi,
che fanno gli UFO? Si intrufolano fra gli sciami di meteore per confondere la
povera umanità, o addirittura, quando si presentano sotto forma di luci,
imitano questi corpi celesti con cui l’atmosfera terrestre si scontra
quotidianamente? A nostro parere fanno entrambe le cose: l'importante è
mimetizzarsi e... stupire!
APPENDICE:
In questo periodo, 1°–28
febbraio, lo sciame meteorico (detto anche “pioggia meteorica”) che impatta con
l’atmosfera terrestre è quello delle “LEONIDI di FEBBRAIO”, appunto, per
distinguerlo dall’altro, omonimo sciame che si osserva dal 14 al 21 novembre. Le
LEONIDI costituiscono uno dei più importanti sciami meteorici, originato dalla
Cometa Tempel-Tuttle. Il picco massimo orario si verifica ogni anno intorno al
17 novembre ed è formato da particelle emesse dalla cometa durante il suo
passaggio nei pressi del Sole (perielio). Il nome si deve alla posizione del
radiante, il punto cioè da cui sembrano provenire, localizzato nella
Costellazione del Leone: le meteore infatti sembrano irradiarsi proprio da quel
punto del cielo.
RIFERIMENTI:
https://it.wikipedia.org/wiki/Sciame_meteorico
https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_sciami_meteorici