“Solo se sei pronto a considerare possibile l’impossibile,

sei in grado di scoprire qualcosa di nuovo”.

(Johann Wolfgang Goethe)

“L’importante è avere un pensiero indipendente:

non si deve credere, ma capire”

(Hubert Revees)


“L’Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando”

(Hubert Revees)

domenica 14 febbraio 2021

UFO E METEORE: un altro esempio di mìmesi celeste?

 


                                                    di Emilia Ventura - Genova

                                                     Coordinamento CUN Liguria

                                                Adattamento di Giorgio Pattera

                                             Responsabile Scientifico CUN – Parma

Rivisitando la casistica ufologica italiana e focalizzando l’attenzione su quella ligure, ci siamo imbattuti in vere e proprie ondate d’avvistamenti condensate in pochi giorni, in cui se ne sono viste veramente “di tutti i colori”: luci colorate che andavano avanti e indietro da un capo all'altro della Regione, seguite e precedute da altre luci che non potevano essere meteore o bolidi.

Occorre comunque chiarire che molti avvistamenti di luci che solcano il cielo sono da ascrivere al passaggio di meteore, che la nostra Terra incontra costantemente nel suo movimento intorno al Sole.

Le più importanti fra queste sono le “meteore a sciami”; questi ultimi si dividono in sette gruppi:

QUADRANTIDI           2-3 gennaio                  velocità media

LIRIDI                           20-22 aprile                   rapide, con scie persistenti

ACQUARIDI                 6 maggio                      molto rapide, con lunghi percorsi

PERSEIDI                      10-12 agosto               molto rapide (lacrime di San Lorenzo)

ORIONIDI                     18-20 ottobre              rapide, con scie persistenti

ANDROMEIDI             17-27 novembre          molto lente

GEMINIDI                    10-12 dicembre            velocità media, bianche, numerose

Oltre a questi sciami, per tutto l'arco dell'anno la Terra incontra meteore con diverse caratteristiche e luminosità.

Dopo questa doverosa premessa, riteniamo che per gli UFO sia facile “mimetizzarsi” con questi frammenti cosmici, se lo vogliono, in quanto di corpi celesti che vagano nei cieli ce ne sono sempre: possono persino scegliere il tipo di velocità, luminosità e scia; non male, vero?

Veniamo ora alla casistica. E' difficile a volte distinguere, specie per chi non conosce i fenomeni astronomici (e sono ancora molti), se la luce osservata è un UFO o una meteora; riportiamo comunque quegli avvistamenti che sembrano essere più attendibili.


Il settembre del 1978 ha visto in pochi giorni un passaggio di globi luminosi variamente colorati, a volte preceduti o seguiti da strane forme non propriamente "meteoriche". Questo periodo è caratterizzato dal passaggio delle epsilon-PERSEIDI (21 agosto - 16 settembre), rapide e con scie persistenti. Tra le numerose segnalazioni pervenute nel suddetto mese, evidenziamo quella del 13 settembre, allorché, intorno alle h. 22:00, furono osservati due oggetti fusiformi passare a distanza di tre minuti l'uno dall'altro. Il secondo era accompagnato da una luce proveniente dal mare: penso che quest'ultima fosse una meteora. Il giorno appresso, 14 settembre, al largo di Deiva Marina alcuni pescatori osservano il passaggio di una luce colorata seguita da un oggetto fusiforme.

Passiamo all’anno 1983: il 6 giugno viene notato nel cielo del capoluogo un UFO fusiforme, preceduto (trenta minuti prima) dal passaggio d’una meteora. Ambedue gli oggetti sono stati osservati da moltissimi testimoni in tutta Italia e la notizia è stata riportata anche dai quotidiani, accompagnata (come sempre) da commenti tra il serio ed il faceto.

Di seguito il racconto di testimoni oculari (persone a noi note e totalmente affidabili).

Giorgio M.: "La sera del 6 giugno 1983, alle ore 22:50, mi trovavo nell'area dell'Ente Fiera di Genova, zona Foce, sulla pista di pattinaggio. Faceva molto caldo e, per dissetarmi, stavo bevendo una  Coca Cola a garganella. Ad un tratto, nell'atto di sollevare la bottiglietta, ho notato a circa 10° sul mare una fonte luminosa, che in pochi istanti ha compiuto un arco di cielo sulla mia testa, andando a "morire" apparentemente all'altezza della Torre di Quezzi, situata su una collina fortificata alle spalle della città. Dal mio punto d’osservazione, la “cosa” si presentava come un corpo non ben definito, molto luminoso e con una lunga scia fumosa, ben distinguibile nel cielo sereno di quella notte. I colori dell'oggetto davano l’idea di un qualcosa in attrito: ho distinto come delle punte infuocate, di una colorazione fra l’argento e l’oro. Non era di dimensioni enormi, ma comunque ben distinguibile; si è spezzato poi in cinque pezzi (ben distinti, come un fuoco d'artificio) ed i frammenti incandescenti si sono "persi" sopra la città. Non ho udito alcun rumore durante lo svolgersi del fenomeno, nemmeno al momento della scomposizione in frantumi. La scia, leggermente brillante, è rimasta in cielo per una decina di minuti, cambiando lentamente forma".

Ricordiamo che in questo periodo (2-17 giugno) lo sciame di passaggio è quello delle SCORPIONIDI, lente e luminose.

Ed ecco il racconto di due testimoni che, da due frazioni vicine, osservarono il passaggio d’un oggetto fusiforme, trenta minuti dopo il fenomeno meteorico.

Fulvia P. (Genova-Bavari, in collina): "La sera del 6 giugno 1983, alle h. 23:15 circa, mi trovavo nei pressi del campo sportivo Ferretti per assistere ad un torneo locale di calcio. Erano con me, oltre al mio fidanzato, molti altri amici e diversi spettatori. Ad un certo punto il mio fidanzato ci ha indicato un oggetto che stava transitando molto lentamente e senza alcun rumore, apparentemente sopra la chiesa di Bavari ed a quota tanto bassa che pensavamo avrebbe colpito il campanile (Bavari è situata a 320 m./slm ed il campanile è alto circa 30 m). L'oggetto da noi visto era molto grande, ben levigato ed aveva la punta conica come un missile; non mostrava sporgenze né sovrastrutture d’alcun tipo: soltanto una luce anteriore, posta come un faro, evidenziava la lucentezza metallica dell’oggetto. Le proporzioni fra lunghezza e larghezza erano come quelle di una cartuccia con bossolo. Dalla parte posteriore fuoriuscivano fumi e scintille simili a stelline, che formavano una lunga coda, rimasta in cielo per circa 15'. L'oggetto procedeva in maniera talmente lenta da farmi pensare che dovesse avere motori ben potenti per poter rimanere quasi sospeso, così, in cielo.

Siamo riusciti a seguirlo con lo sguardo fin quando è scomparso dietro un monte in direzione di Fontanegli. Il giorno dopo ho raccontato tutto ai miei genitori ed ai vicini di casa. Traiettoria dell'oggetto: di fronte a me, da Sud-Est a Nord-Est, per cui alla mia vista presentava il lato destro. Impressioni: ho provato una sensazione di meraviglia e di curiosità nel vedere quest’oggetto, ma non ho avuto la minima paura".

Alessandro B. (Genova-Fontanegli, in collina): "La sera del 6 giugno 1983, alle h. 23.16, mi trovavo col mio cane (un pastore scozzese) nel giardino antistante la mia abitazione (312 m./slm), quando ho scorto verso sud, poco al di sopra della chiesa, una luce tipo faro d'aereo. Pensando che si trattasse d’un velivolo a bassa quota, ho continuato ad osservare la luce in avvicinamento, finché non si è rivelata alla mia vista come un oggetto di forma cilindrica; in seguito ha sorvolato proprio la zona in cui mi trovavo, continuando la sua traiettoria non molto veloce in direzione della Scoffera. L'oggetto si presentava solido, molto luminoso, ma di una luce che mi permetteva tranquillamente l'osservazione; presentava una raggiera di luci più brillanti, ma dello stesso colore dell'oggetto, come una corona di stelline. Se si fosse trattato d’un aereo, direi che quelle “stelline” si sarebbero trovate più o meno al posto della carlinga. L'oggetto procedeva talmente a bassa quota, che, se si fosse trattato d’un aeromobile convenzionale, avrei potuto notarne benissimo i finestrini; non emetteva alcun rumore e lasciava dietro di sé una scia fumosa grigio-azzurra, leggermente brillante, che è rimasta in cielo per diversi minuti. Stupito, ma non intimorito, ho chiamato ad alta voce mia moglie, che non si è presentata se non dopo ripetuti solleciti. Quando mia moglie mi ha raggiunto, ho potuto notare che la scia fumosa era preceduta da un alone luminoso; presumo che l'oggetto abbia percorso la vallata in circa un minuto. A ripensarci bene, né io né mia moglie siamo convinti che l'oggetto abbia attraversato la zona, bensì che esso sia sparito improvvisamente in direzione della Scoffera, come se fosse divenuto invisibile o se si fosse spento. Dato che volava a bassissima quota e si stava dirigendo a Nord verso i monti, ho pensato addirittura che potesse schiantarvisi contro. Il cane non ha dato il minimo segno d’agitazione. (L’abitazione dei testimoni dista circa 200 m. in linea d'aria dal luogo dove molti anni fa sembra sia atterrato un disco volante – N.d.R.).

Impressioni: sono contento di aver visto quella cosa, ma non ho nessuna voglia di rivederla. Con mia moglie ed il Sig. R.B. abbiamo notato nell'agosto del 1981 dal terrazzo di casa il transito d’una meteora, che ha creato in cielo, prima di frantumarsi in diversi pezzi, una sottile scia luminosa di colore azzurro-intenso; ma quel fenomeno non aveva nulla in comune con ciò che ho visto nel 1983".

Altre osservazioni:

13 marzo 1986 - Imperia - ore 21:00 circa. Avvistamento d’un oggetto fusiforme, seguito da un globo luminoso con scia. Meteore: passaggio coda delle Bootidi (10-12 marzo), rapide con scie persistenti.

30 agosto 1988 - Genova - ore 21:00 circa. Avvistato un velocissimo disco (o luce bianca molto luminosa), seguito da un oggetto fusiforme altrettanto luminoso.

Alla luce di questi resoconti testimoniali, ampiamente attendibili, quale commento si può aggiungere?

Esiste probabilmente un nesso fra il transito di meteore e dischi volanti. Già Roberto Balbi (referente CUN per Genova), anni prima, era giunto alla conclusione che il curioso fenomeno non poteva essere liquidato alla stregua d’una semplice coincidenza. Dello stesso parere si è mostrato anche l’ufologo francese Gildas Bourdais, il quale, in occasione del 1° Congresso Nazionale d’Ufologia tenutosi a Firenze il 20 novembre 2004, nel corso della sua relazione "La grande vague del 1954", ha affermato che esiste un legame tra UFO e meteore, consigliando di studiare parallelamente i due fenomeni.

Ma allora, è legittimo chiedersi, che fanno gli UFO? Si intrufolano fra gli sciami di meteore per confondere la povera umanità, o addirittura, quando si presentano sotto forma di luci, imitano questi corpi celesti con cui l’atmosfera terrestre si scontra quotidianamente? A nostro parere fanno entrambe le cose: l'importante è mimetizzarsi e... stupire!

 


APPENDICE:

In questo periodo, 1°–28 febbraio, lo sciame meteorico (detto anche “pioggia meteorica”) che impatta con l’atmosfera terrestre è quello delle “LEONIDI di FEBBRAIO”, appunto, per distinguerlo dall’altro, omonimo sciame che si osserva dal 14 al 21 novembre. Le LEONIDI costituiscono uno dei più importanti sciami meteorici, originato dalla Cometa Tempel-Tuttle. Il picco massimo orario si verifica ogni anno intorno al 17 novembre ed è formato da particelle emesse dalla cometa durante il suo passaggio nei pressi del Sole (perielio). Il nome si deve alla posizione del radiante, il punto cioè da cui sembrano provenire, localizzato nella Costellazione del Leone: le meteore infatti sembrano irradiarsi proprio da quel punto del cielo.

 

RIFERIMENTI:

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Sciame_meteorico

https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_sciami_meteorici

 

UN “CAPPELLO” INQUIETANTE…

di GIORGIO PATTERA   Il quotidiano “ LA GAZZETTA DI PARMA ” del 15 gennaio 1990 postava un breve ma intrigante trafiletto (integralmente r...