“Solo se sei pronto a considerare possibile l’impossibile,

sei in grado di scoprire qualcosa di nuovo”.

(Johann Wolfgang Goethe)

“L’importante è avere un pensiero indipendente:

non si deve credere, ma capire”

(Hubert Revees)


“L’Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando”

(Hubert Revees)

domenica 21 febbraio 2021

U.A.P., testimoni oculari e… rapporti con i Militari

 


                                   di Emilia Ventura – Genova

                                   Coordinamento CUN – Liguria

                           adattamento di Giorgio Pattera

                             Responsabile Scientifico CUN - Parma



Non è necessario consultare, nelle pagine del “PROJECT BLUE BOOK” o del “CONDON COMMITTEE”, le indagini (ora de-secretate) condotte dalle Forze di Sicurezza USA circa gli avvistamenti UFO (oggi U.A.P.), registrati sia nel continente Americano che in Europa, per rendersi conto della difficile, per non dire conflittuale, gestione dei rapporti (sia “cartacei”, sia “personali”) fra i testimoni oculari di eventi riconducibili a fenomeni UFO e le Istituzioni, specie Militari.

Questo perché i primi temono di essere “classificati” in categorie non certo edificanti (mitomani, burloni, etilisti, tossicodipendenti), mentre i secondi fingono un apparente e compiacente disinteresse ai fatti narrati, malcelando una certa irritazione per il fatto che anche un “povero civile” sia cosciente di ciò che ha visto e che “non avrebbe dovuto vedere”. Così il “tutore dell’ordine” dapprima cerca di ottenere quelle informazioni che gli sfuggono, per poi tentare di “stroncare” la veridicità delle testimonianze, con argomentazioni al limite dell’offensivo nei confronti delle “capacità di intendere e volere” dei testimoni. 

Ecco perché si dice in proposito che il numero degli avvistamenti segnalati corrisponde solo alla punta di un iceberg: la stragrande maggioranza non viene riferita, per le suddette motivazioni.

E come sempre, per non essere tacciati di “enfatica ed ossessiva psicosi persecutoria”, andiamo minuziosamente ad elencare SOLO ALCUNI, per esigenze di spazio e di tempo dei nostri 25 lettori, tra i casi che abbiamo avuto occasione di inchiestare pazientemente (l’omertà, anche in questo ambiente, è di rigore…) nel corso della nostra ultra-quarantennale attività, di concerto con la vicina e feconda regione Liguria, ai primi posti nella casistica ufologica italiana.

Camogli (GE), settembre 2006

La signora M.G.C. abita in uno splendido e caratteristico paese della costa ligure, Camogli, in un appartamento da cui si gode una vista fantastica sul mare e sul promontorio di Portofino.

La sera del 27 settembre 2006, alle ore 22.30, la signora era seduta sul divano. Casualmente, guardando fuori dalla finestra (abita all’ultimo piano dell’edificio), vide passare una luce molto grande, di colore rosso/arancione, che si dirigeva verso ovest, passando dietro alla chiesa che si trova sulla scogliera, a picco sul mare. Non poteva essere né un aereo né una meteora proprio per l’andamento lento della stessa e soprattutto per la notevole dimensione, che la signora valutò come “l’orologio illuminato della chiesa”!

MG.C. si rese subito conto che si trattava di qualcosa di molto strano, non aveva mai viso nulla di simile e corse a prendere il binocolo. Attraverso lo strumento ottico la luce apparve brillantissima, quasi accecante ed in mezzo alla luce rosso/arancio si intravedeva una luce bianca di forma triangolare ed un “qualcosa” di metallico che girava vorticosamente.

Ad un certo punto la sfera luminosa, pur continuando il suo cammino sul mare, fece dei movimenti altalenanti, visibili sia col binocolo che ad occhio nudo, su e giù, dopo di che iniziò ad abbassarsi fino a “sparire in mare”. Questo non oltre l’orizzonte, bensì molto prima, tant’è vero che continuando a guardare col binocolo il punto in cui si era “immersa” la luce, la signora poté osservare un chiarore bluastro provenire da sotto la superficie dell’acqua, chiarore che rimase visibile per più di un’ora!

L’osservazione della sfera luminosa, fino alla sparizione in mare, è durata dai 10 ai 15 minuti.

A convalidare la veridicità dell’inusitato fenomeno interviene la testimonianza di un vicino di casa, che la signora vide armeggiare con il binocolo (anche lui!). Questi dapprima affermò d’aver assistito all’insolito avvistamento, ma il giorno successivo, ad un’ulteriore richiesta di conferma, dichiarò di “non aver visto nulla…” atteggiamento questo, apparentemente inspiegabile, ma del tutto consueto per gli “addetti ai lavori”, causa motivazioni psicologiche che sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede e, comunque, già accennate in precedenza.

L’avvistamento ebbe anche altri testimoni (non è stato possibile identificarli), che a quell’ora stavano passeggiando sul molo del porticciolo e le cui voci e commenti meravigliati furono uditi dalla signora: anche quei passanti, infatti, si stavano chiedendo cosa potesse essere quella stranissima luce…

Dopo l’avvistamento la signora parlò con la figlia, la quale le consigliò di chiamare la Capitaneria di Porto di Camogli. Dato che non ebbe risposta, decise allora di chiamare la Capitaneria di Porto di Genova e raccontò quanto aveva visto, nel modo più semplice e pacato. Terminata la telefonata, la signora pensò che la cosa sarebbe finita lì; ma dopo alcuni minuti fu richiamata dalla stessa Capitaneria, che la informava dell’imminente arrivo a Camogli di una propria motovedetta per effettuare un sopralluogo.

Dopo un po’ di tempo ecco arrivare una nuova chiamata dalla Capitaneria, con la richiesta di ulteriori informazioni sul punto preciso in cui la luce si era inabissata: ma come di consueto, nonostante le attente ricerche protrattesi per lungo tempo, non si trovò nulla…

Anche i Carabinieri intervennero, ma alla signora (contrariamente alla prassi: cfr. la modulistica allegata) non fu richiesto di compilare l’apposito questionario di avvistamento, introdotto nel 1978 ed in dotazione obbligatoria all’Arma dei CC.

Pontedassio (IM), ottobre 2007

Trascrizione testuale del racconto del testimone, Sig.G.M. di Imperia:

“Erano circa le h.16 del 28 ottobre 2007 e stavo percorrendo la strada che da Imperia porta a Garessio (CN), paese sito nell’entroterra imperiese. All’altezza di Pontedassio (7 km. da Imperia) osservo ad est, alto nel cielo e piuttosto lontano, un oggetto molto luminoso che apparentemente sembrava fermo e di cui non distinguevo la forma; ma la sua luce molto bianca, come una lampada alogena, si stagliava nitida contro il cielo limpido di quel pomeriggio.

Incuriosito, mi fermo ad osservare questa luce, che non mi pare assomigli a nulla che io conosca di ciò che generalmente vola in cielo. Guardando meglio, noto che l’oggetto sembra cilindrico e che avanza molto lentamente dirigendosi verso nord-est, accompagnato in questa fase da una luce più piccola, che poi sparisce. La luminosità dell’oggetto è sempre molto intensa e, mano a mano che si avvicina, si nota sempre meglio la forma di quello che sembrava un cilindro di luce. Diviene circolare e poi piramidale. Giunto quasi sopra di me ed altre persone che si erano fermate incuriosite, possiamo vedere chiaramente che l’oggetto ha una forma decisamente piramidale e, cosa straordinaria, la sua superficie è completamente sfaccettata, come quella di un diamante da incastonare; inoltre l’oggetto ruota continuamente e lentamente su sé stesso mostrandoci così tutta la sua struttura.

La marcia di avvicinamento è durata almeno 30 minuti; poi, giunto sopra di noi ad un’altezza di circa 2000 metri, sembra fermarsi e, pur sempre ruotando, rimane così per circa 10 minuti.

A questo punto direi che sono in grado di valutarne la grandezza: ho pensato ad una villetta monofamiliare! Sì, proprio così: un oggetto di circa 40 metri di diametro!

Dopo questa sosta l’oggetto si “spegne”: diviene molto scuro e riprende la sua marcia verso ovest e purtroppo sparisce alla nostra vista, perché si abbassa oltre le montagne che ci dividono da una vallata parallela, in direzione di Nava.

L’avvistamento è durato circa 40 minuti. Sono rimasto molto impressionato da quanto visto.

Vorrei dire inoltre che guardando l’oggetto in avvicinamento ho notato che questo, pur emanando sempre un’intensa luminosità, sembrava a volte essere sfocato, poi vivido, poi sfocato; tanto che, pur non offendendo la vista, poteva comunque dare fastidio per queste variazioni di luce. A questo proposito non so spiegarmi meglio, perché non sono riuscito a capire bene cosa provocasse realmente questo fastidio.

Terminato l’avvistamento, dopo essermi reso conto che dovevo fare qualcosa, ho telefonato ai Carabinieri, ai quali ho dettagliatamente spiegato quanto ho osservato. Bene, dopo poco tempo è arrivato un elicottero, proprio dei Carabinieri, che ha sorvolato la zona. Penso che abbiano osservato “qualcosa”, ma non ci è dato sapere… Inoltre in quel momento anche un Piper stava sorvolando la zona e penso che sicuramente il pilota deve aver osservato l’oggetto. Queste sono mie supposizioni, ovviamente”.

Come si evince dal suo racconto, l’avvistamento ha abbastanza sconvolto il testimone, che ha confessato di non riuscire a credere ancora a quello che ha visto, perché è qualcosa “che non può esistere”!

E’ stato inoltre contattato dall’Aeronautica Militare che, dopo aver ascoltato il racconto dell’avvistamento, ha chiesto che rimanga a loro disposizione…

Crediamo che dopo l’intervento dei C.C. e dell’A.M.I. non ci siano dubbi: un enorme UFO luminosissimo ha realmente attraversato il cielo sopra Imperia.

Va inoltre reso noto che sulla “Stampa” di mercoledì 31 ottobre è apparsa la notizia dell’avvistamento di un oggetto dalla forma simile a quello osservato dal Sig.G.M. da parte di una persona che abita a Pieve di Teco, paese che si trova esattamente nella vallata in cui è sparito l’oggetto passato sopra Pontedassio.

Non è citata la data (sarebbe troppo chiedere più precisione ai giornalisti frettolosi), ma riteniamo che l’avvistamento si riferisca all’oggetto visto dal Sig.G.M., poiché il teste ha affermato che l’oggetto transitato aveva la forma di un cono. Ecco un’altra conferma!

Si sa inoltre che alcuni testimoni presenti all’osservazione su Pontedassio hanno scattato fotografie con i cellulari, ma purtroppo nessuno ancora si è fatto avanti per mostrarle, sempre per non essere tacciato di… ecc.ecc. Peccato, sarebbe stato bello avere delle immagini di un oggetto così straordinario!



Bogliasco (GE), giugno 2012

La sera del 19 giugno 2012, alle h. 22.00 circa, mentre sta guardando la televisione, la Sig.ra Paola sente il marito che esclama: “Che strano! Che strano!”. Incuriosita, guarda fuori dalla porta-finestra (abita in una mansarda da cui domina il mare che si estende da Portofino al Golfo di Genova ed oltre) e vede arrivare da est una luce rosso-arancio-bianca, che procede su una traiettoria al di sopra del sentiero di discesa che generalmente percorrono gli aerei che si apprestano ad atterrare all’aeroporto di Genova (conosce molto bene aerei, luci, posizione e orari dei velivoli, che vede passare ogni giorno).

Dunque, dicevamo, la luce arancione, simile ad un globo luminosissimo, era in avvicinamento verso Bogliasco e si dirigeva precisamente verso il palazzo della Signora, quindi verso nord.

Sorpresa mista a timore cala sui testimoni. Prendono i binocoli, ma la luce stava ingrandendosi sempre di più, mano a mano che si avvicinava all'edificio, fino a raggiungere, sulla verticale di casa, le dimensioni di circa dieci centimetri a distanza di braccio.

A questo punto il globo si è fermato per un attimo, per poi ripartire velocissimo verso l’alto e divenire in brevissimo tempo un puntino grande come una stella. Altra sosta apparente, spegnimento e dinanzi ai due testimoni esterrefatti, da quella che era una luce si è staccato un oggetto scuro, di forma ellittica, che ben si distingueva nella luce opalescente della sera. L'oggetto incomincia a scendere, spostandosi leggermente verso ovest e divenendo nel frattempo sempre più grande. Infine sembrò che la sua corsa terminasse definitivamente in mare. La dimensione dell’oggetto è stata stimata, al momento della caduta, leggermente inferiore al diametro della luna piena. La sua colorazione in quel momento appariva grigio-chiara. I due testimoni durante l’avvistamento sono riusciti a prendere un paio di binocoli, che a dire il vero sono serviti a poco, date le dimensioni dell’oggetto. Inoltre, con un GPS hanno cercato di determinare il punto in cui si trovava l’oggetto, ma proprio in quel momento l'apparecchio ha cessato di funzionare (ma tu guarda la sfiga… particolare, anche questo, di routine per gli inquirenti…). Così si sono limitati ad osservare, con sempre maggior apprensione. L’avvistamento nel complesso è durato circa 10 minuti.

Passato il primo momento di perplessità e sorpresa, la Signora consulta telefonicamente i Vigili del Fuoco, che al racconto dell’avvistamento si limitano a sorridere e ad ironizzare bonariamente. Per nulla soddisfatta di tale reazione, la signora interpella l’Aeroporto, ma le viene risposto che "il cielo era perfettamente sgombro, in assenza di traffico aereo". 

A questo punto, sorpresa nella sorpresa, è intervenuta la Capitaneria di Porto di Genova, chiamando al telefono la signora e facendole molte domande su quanto aveva visto. Evidentemente, i VV.F. o il Controllore di volo del "Cristoforo Colombo", cui la Signora Paola aveva lasciato le proprie coordinate, le avevano trasmesse alla Capitaneria. Infatti, dieci minuti dopo, una Motovedetta raggiungeva lo specchio di mare di fronte a casa dei testimoni ed altre Motovedette sono intervenute in seguito a perlustrare la zona. Ovviamente, le imbarcazioni dovevano già essere in procinto di raggiungere Bogliasco, poiché dal Porto di Genova a Bogliasco si impiegano, via mare, ben più di dieci minuti: quindi l’oggetto era stato già avvistato anche dai Militari… oltre che dai testimoni… segno questo della “reale concretezza” dell’evento… alla faccia dei VV.F. !!!

Durante tutto il fenomeno, i due cani della signora sono rimasti tranquilli; in seguito, avvertendo la tensione dei padroni, anch'essi hanno iniziato ad agitarsi.

Il GPS ha ricominciato a funzionare nel momento in cui tutto si è concluso: un “classico”, ben noto agli “addetti ai lavori”…

Il giorno seguente, la Sig.ra Paola ha telefonato alla Stazione dei Carabinieri di Genova, raccontando quello che aveva visto. I Militari l’hanno informata della presenza sul WEB del “Modulo di segnalazione OVNI”, approntato dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, invitandola a scaricarlo, stamparlo e, una volta compilato, recapitarlo alla Stazione dei C.C. cui si era rivolta. Alla domanda della testimone se poteva trasmetterlo via e-mail (Bogliasco, sulla via Aurelia, dista da Genova una quindicina di km.), le è stato risposto che i moduli compilati dovevano essere consegnati personalmente…

 

MEDITATE, GENTE, MEDITATE…!!!

 

UN “CAPPELLO” INQUIETANTE…

di GIORGIO PATTERA   Il quotidiano “ LA GAZZETTA DI PARMA ” del 15 gennaio 1990 postava un breve ma intrigante trafiletto (integralmente r...