DOMENICA, IN GITA…
di GIORGIO PATTERA
<< Domani, che bello! Dobbiamo partire!
Desidero il
mare, e non questa lagna;
così mi rilasso, da qui devo uscire…>>.
E infatti, quel dì, andammo in montagna…
Usciam di buon’ora (…verso le due):
alzarsi più presto… costa fatica!
<< Ci son le abitudini: a ognuno le sue…! >>.
E in macchina
dice: << Ma son già partita? >>.
parlando, parlando: << Sei bravo a guidare! >>.
Così non m’accorgo che c’è un’altra strada,
più dritta e veloce: ma forse va al
mare…!
<< Il ponte, laggiù: è romano, lo vedi? >>.
<< Mi mancan le forze, tant’è l’appetito;
non penserai
mica che ci vada a piedi? >>.
(gioco la
carta di nome “cultura”…):
<< Ma che Romani, che ponte del cavolo!
Qui, se non
mangio, mi dai sepoltura! >>.
che quasi ci tenta a far cose losche;
illusi ci siam, all’ombra appartati:
<< Aaah – andiam via, c’è pieno di mosche! >>.
finir la giornata senza brillare:
e come rifugio che trova il viandante,
in qualche bottega (eh, sì…!) deve entrare…
s’aggira
l’esperta: un can da tartufo!
Poco le cale se rompe i “marroni”:
sorride ‘l commesso… (anche s’è stufo…!).
<< Questa, ad esempio, è di Marina
Blu!…>>.
<< Come una donna, esperto non sei:
un tempo era
moda, ma or non l’è più! >>.
trovato ha qualcosa che odora di strenna:
<< Con questa non sbagli! >>, orgogliosa mi
dice;
ed
esco, d’estate, in giacca di renna…!