“Solo se sei pronto a considerare possibile l’impossibile,

sei in grado di scoprire qualcosa di nuovo”.

(Johann Wolfgang Goethe)

“L’importante è avere un pensiero indipendente:

non si deve credere, ma capire”

(Hubert Revees)


“L’Uomo è la specie più folle: venera un Dio invisibile e distrugge una Natura visibile. Senza rendersi conto che la Natura che sta distruggendo è quel Dio che sta venerando”

(Hubert Revees)

lunedì 24 aprile 2023

Gli UFO sul “COL de VENCE”

 

di GIORGIO PATTERA

Quale distretto della Francia non detiene la propria leggenda di Fantasmi o Dama Bianca o UFO, che ci si racconta la sera, accanto al caminetto, ad inverno inoltrato?

Il nostro “Far filò”, insomma…

Ci sono luoghi la cui evocazione stimola la curiosità di noi ricercatori, in quanto le vicende tramandate su di essi sembrano magiche e irreali:il “Col de Vence” è uno di questi.



Situato nell'entroterra di Nizza, è noto da tempo come luogo in cui si verificherebbero strani eventi, attirando molti escursionisti, appassionati di UFO e talvolta (purtroppo) anche gruppi settari. Perché il Col de Vence suscita tanto entusiasmo? Certamente per l’impulso di scoprire l’origine degli straordinari fenomeni che avvengono in questo luogo fantasmagorico, che racchiude manifestazioni inspiegabili ed assolutamente sconcertanti, la cui origine rimane fino ad oggi sconosciuta e dietro alla quale si nasconderebbe un'intelligenza, una presenza tanto invisibile quanto reale...


Il Col de Vence si trova n elle Alpi Marittime,ad una trentina di chilometri a nord-ovest di Nizza. Questo luogo mistico, divenuto nel tempo teatro di fenomeni alquanto insoliti, è molto ambìto dagli amanti della natura,per effettuarvi escursioni a cavallo o in mountain bike e per lo studio di flora e fauna; così come i suoi“IDOLI di PIETRA”, che richiamano forme insolite.Una volta in cima (1000 metri), uno splendido panorama si apre su gran parte della Costa Azzurra, fino a raggiungere,in assenza di foschia, l’isola di Corsica. Si noti che ad una cinquantina di chilometri è situatoil campo militare di Canjuers, il più grande campo di manovre di artiglieria d'Europa: e qui il presunto collegamento fra UFO e Militari, come il gatto che gioca col topo, è d’obbligo… almeno per gli “addetti ai lavori”…



Il Col de Vence è comunque un luogo ricco di storia, mitologia e mistero…

Un tempo si sono stabiliti in questi luoghi insediamenti Greci, Celti, Liguri, Romani, Visigoti, Ostrogoti, Saraceni e Templari; questi ultimi eressero qui la cappella dedicata a Saint Barnabé (San Barnaba).



In questo sorprendente angolo dell’Alta Provenza si possono osservare strani agglomerati di rocce che sembrano scolpite dalla mano dell’Uomo e forme che ricordano ideogrammi terrestri (la Sfinge, teste di scimmia, dromedari, volti umani…), che i geologi si sono affrettati ad attribuire all’azione di fenomeni di erosione idrico-eolica. Ma il “dubbio” è la dote precipua dei “liberi” Ricercatori…







Il Col de Vence è noto da molto tempo come zona di intensa attività ufologica. Già negli anni '60 saggisti famosi, come Guy Tarade e Robert Charroux, hanno citato nelle loro opere questo luogo magico. Anche noti ufologi, come Gildas Bourdais e Joël Mesnard, sono saliti al “Plan des Idoles”, affermando di essere stati testimoni di fenomeni sfuggenti ed apparentemente inspiegabili.



I fatti inquietanti osservati si classificano come apparizioni di UFO o Poltergeist, accompagnati da fenomeni luminosi, disturbi ai motori delle auto e/o dispositivi elettrici ed elettronici, scaricamento subitaneo delle batterie (nuove!) delle videocamere, fenomeni sonori e termici repentini ed incomprensibili, caduta di rocce da chissà dove, incendi inspiegabili, a volte anche d'inverno. Si notano anche altri fatti misteriosi, come la comparsa improvvisa di impronte circolari sul terreno in diverse zone del sito e la conseguente assenza di crescita, nei medesimi punti, delle essenze vegetali. Questo per diversi mesi, se non addirittura il replicarsi di anno in anno: come se un'entità intelligente interagisse con l’ambiente…E in inverno, anche la neve non riesce a depositarsi su quelle circonferenze…

                             






Le prime segnalazioni risalgono al 1866: all'epoca, si osservavano “palle di fuoco emergenti da una specie di nuvola”, che evolvevano molto lentamente nel cielo.

Il 6 maggio 1875, gli abitanti della Città videro “un'accecante fanghiglia infuocata sbucare di nuovo dalle nuvole”.

Il 21 marzo 1877, altre inspiegabili luci, anch’esse simili a palle di fuoco, apparvero ancora nel cielo.



Il Col de Vence e tutti i misteri che lo circondano sono stati riportati al grande pubblico nel1994da Pierre Beake, co-autore del libro “Les Mystères du Col de Vence”.Una sera, in compagnia di un altro testimone, fu protagonista di un'insolitaosservazione: due grandi luci di colore giallastro, che riuscì a filmare, si muovevano in cielo seguendo una traiettoria ben precisa; in seguito presero quota a velocità costante e sparirono nel buio. Dopo circa quaranta secondi, apparve una terza luce, per poi scomparire anch’essa nella notte particolarmente limpida, confondendosi con il cielo molto stellato.

Aeromobili convenzionali? Interrogati i Controllori di volo del vicino Aeroporto di Nizza, la risposta fu che “i radar della regione Nice-Côte d'Azur hanno rilevato, quella sera, solo il previsto traffico locale”.

A questo punto ci limitiamo a riportare solo un paio dei numerosi, strani fenomeni avvenuti sul Col de Vence in tempi recenti.

13 dicembre 1997

Il flash di un ricercatore esplode con un rumore assordante, dopo che la sua fotocamera si è bloccata (fenomeno, quest’ultimo, ben noto: si ripete spesso durante gli sky-watch ed è capitato anche allo scrivente –N.d.R).Tuttavia resta illeso; circa le possibili cause, torna l’ipotesi della presenzadi una forte perturbazione del campo elettro-geo-magnetico, naturale o indotta…





27 febbraio 1998

Durante un'osservazione al Col de Vence, i testimoni hanno visto una piccola sfera rosso-arancio muoversi lungo la cresta e poi verso lo zenit, in totale silenzio.

Allora, da cosa scaturisce il mistero che circonda questo luogo particolare, così riposante durante il giorno e così enigmatico di notte, con un paesaggio, a tratti, quasi lunare e desertico, ma, in certi angoli, bucolico, quasi monastico?

Ma dalle sue “PIETRE”, ovviamente! Parliamo proprio di “queste” pietre…





Pietre “infisse”(come i più celebrati “MENHIRS” di Bretagna, Corsica, Sardegna e Inghilterra), perse tra cielo e terra, con strani rilievi e forme tormentate,che conferiscono al sito un'atmosfera così speciale, tanto da meritare l’intrigante appellativo di "PlandesIdoles" o "Plateau de la Lune".



I Geologi sentenziano prosaicamente che la superficie dell'altopiano offre l'aspetto di una gigantesca zona Carsica, cioè di una specie di pianura interamente modellata dall'acqua, essendo tutte le sculture delle rocce dovute all'erosione. Il sito è costellato di gallerie sotterranee, grotte e falde acquifere profonde. Francamente non ci importa se hanno ragione, ciò che si avverte “a pelle” è una sensazione di “impotenza” di fronte al mistero, che rimane nell’intimo ed alla fine fa dubitare: l'erosione è davvero l'unica responsabile di questo spettacolo impressionante? Alla curva di un sentiero, si riconosce la silhouette di un dromedario, una testa di scimmia, un blocco massiccio la cui foggia ricorda la Sfinge egizia, il tipico profilo di un nativo sudamericano, ecc. Come accettare passivamente che un tale accumulo di somiglianze sia dovuto esclusivamente ai capricci della Natura e concentrato in un unico luogo?




Concludendo: sappiamo chele cronache qui riportate possono sembrare poco plausibili alle menti ipercritiche, per cui chiediamo semplicemente agli scettici di non giudicare gli eventi del Col de Vence in base alla loro concezione della realtà.

Questi fatti esistono e sono reali, la nostra intenzione non è convincere.

E pur sapendo di poter incappare in una “blasfemìa ufologica” (mi si perdoni il neologismo), ci piace accostare, anche se con le dovute proporzioni, le “sculture” di “PLAN des IDOLES” alle più blasonate “piste di Nazca” : perché ?

È presto detto. Entrambe sembrano voler gridare al Cielo, in un silenzio assordante:

“NOI SIAMO QUI: ci riconoscete ?”…

BIBLIOGRAFIA

I.C.D.V. – LesInvisiblesdu“Col de Vence”–Nerusi, 2008

Beake P. –LesMystèresdu“Col de Vence” – Le TempsPrésent, 2009




RIFERIMENTI

https://www.segnidalcielo.it/francia-i-misteri-di-col-de-vence-tra-avvistamenti-ufo-e-entita-sconosciute/

http://messagesdelanature.ek.la/les-ovnis-du-col-de-vence-p876524

https://www.paperblog.fr/2008243/livres-interview-des-icvd-les-invisibles-du-col-de-vence/

http://www.coldevence.com/fr-fr/historique.aspx

https://www.lalibrairie.com/livres/les-mysteres-du-col-de-vence--30-ans-d-investigations--ovnis-apparitions-poltergeist_0-526962_9782351850404.html

https://livre.fnac.com/a2607806/I-C-D-V-Les-invisibles-du-col-de-Vence

 

UN “CAPPELLO” INQUIETANTE…

di GIORGIO PATTERA   Il quotidiano “ LA GAZZETTA DI PARMA ” del 15 gennaio 1990 postava un breve ma intrigante trafiletto (integralmente r...