di GIORGIO PATTERA
Come il Medico che, di fronte ad
una patologia nuova, cerca di verificare se esistono casi simili descritti in
letteratura e come l’investigatore che si documenta circa i precedenti
dell’evento delittuoso cui sta lavorando, così l’inquirente scientifico del
CUN, di fronte ad un caso particolarmente strano come quello in oggetto, è
tenuto a compiere un’analisi retrospettiva dei casi analoghi, prima di giungere
ad una conclusione obiettiva e fondata.
In questa occasione ci è stato di
supporto il compianto amico e collega parapsicologo Sergio Conti, che pubblicò
l’inchiesta dal titolo “Le pietre nere di Montalcino” sul << Giornale dei
Misteri >> n.° 133 del giugno 1982 (pp. 5-7).
<< Nei primi giorni del giugno 1967 - relazione il Dr.Conti - l’allora diciassettenne Giuseppe Aldini, abitante a San Casciano Val di Pesa, si recò in gita a Montalcino (Siena) con i genitori.
La sera stessa del suo arrivo, verso le h. 22.15, dalla finestra della camera dove aveva preso alloggio vide sfrecciare nel cielo, a quota relativamente bassa, uno strano “corpo” sferico di colore rosso-cupo. Questo si spostava velocissimo ad un’andatura costante e si defilò nel più assoluto silenzio, attraversando la porzione di spazio visibile in pochi secondi. Il ragazzo, incuriosito non più di tanto dal misterioso fenomeno (non si è mai interessato, né prima né dopo, a fenomeni del genere), non diede eccessivo peso alla cosa e poco più tardi si coricò. Verso mezzanotte la stanza di Giuseppe, che da sveglio stava ripensando alla strana “palla rossa” osservata poco prima, fu invasa da un tenue chiarore diffuso, di colore rosso, proveniente dalla finestra aperta. La “vampata” di luce rossastra durò solo 5-6 secondi, ma fu sufficiente a spingere Giuseppe ad alzarsi da letto ed affacciarsi alla finestra, per rendersi conto di ciò che stava accadendo. Vide allora, oltre un dosso che nascondeva un prato attiguo ad un vigneto, a circa 300 mt. dalla casa ove si trovava (che era al limite del centro abitato e guardava verso l’aperta campagna), un bagliore rossastro, che andava poco a poco affievolendosi; finché ogni riflesso scomparve del tutto e la campagna ripiombò nel buio della notte. Il ragazzo tornò a letto, ripromettendosi di effettuare il giorno appresso un sopralluogo; cosa che puntualmente avvenne il pomeriggio successivo.
L’Aldini si trovò così di fronte
ad un “qualcosa che lo fece rimanere di ghiaccio” (per usare una sua
espressione): la traccia di un grosso cerchio, del diametro di una trentina di
metri, che sembrava “impresso a fuoco” sul terreno (cfr.tab.4).
Tab. 4
Era formato da una grande “corona
circolare”, larga una ventina di cm. e profonda dai 10 ai 15, che mostrava
evidenti segni di bruciatura: l’erba era arsa e il terreno come indurito da una
“cottura”. Nella parte centrale del cerchio vi erano quattro impronte circolari
(del diametro di un metro e profonde 30 cm.), perfettamente equidistanti dal
centro e disposte agli angoli di un ipotetico quadrato, entro il quale la terra
appariva di nuovo completamente riarsa, come se vi fosse stata proiettata la
vampa di un lanciafiamme. All’interno della “corona circolare” Giuseppe
rinvenne numerose pietruzze di colore scuro, durissime, di forma poliedrica e
dalla superficie liscia e pulita. Alcuni di questi reperti furono consegnati da
parte della S.U.F. (Sezione Ufologica Fiorentina, di cui lo scrivente è il
rappresentante per la provincia di Parma) all’Istituto di Mineralogia,
Petrografia e Geochimica dell’Università di Firenze, diretto dalla Prof.ssa
Nara Coradossi.
All’analisi
diffrattometrica [la stessa impiegata per le “gemme” rinvenute a Stra (VE),
caso del 1998 – cfr. pag 48 “UFO: vent’anni di indagini e ricerche”, di
G.Pattera], condotta dal Dr.Corsini, si rivelarono “cristalli di quarzo di tipo
a (trigonale) senza impurità di altri minerali” >>.
Qui termina la scrupolosa ricostruzione degli eventi curata dal Dr.Conti.
Tuttavia, come ogni indagine scientifica seria e scevra da preconcetti deve contemplare, occorre considerare anche quei particolari che potrebbero prestare il fianco ad interpretazioni diverse da quelle di carattere ufologico.
Il tipo di quarzo a struttura prismatica rinvenuto nella traccia di Montalcino è facilmente reperibile in zona, in quanto fa parte della struttura geologica del senese.
Questo potrebbe togliere valore alla sua presenza nel luogo del presunto atterraggio, se non fosse inspiegabile (come nel caso di Stra) il fatto della notevole quantità di cristalli trovata in quel preciso punto e, quel che più fa specie, limitatamente allo spazio circoscritto dal cerchio, impresso al suolo dal contatto con l’ordigno sconosciuto. Pertanto sembra non essere azzardata l’ipotesi che i residui lìtici raccolti dal testimone si siano formati in conseguenza di un’azione energetica (termica ?) esercitata sugli elementi che componevano il terreno, i quali si sarebbero trasformati fino ad assumere quel particolare aspetto.
Come si evince, dunque, le stesse
considerazioni (formulate per “casi” diversi, avvenuti ad oltre trent’anni di
distanza l’uno dall’altro, in regioni geologicamente diverse) risultano ancora
valide fra loro e, fino a prova contraria, le uniche tuttora compatibili con
l’interpretazione in chiave extraterrestre: la qual cosa sta a confermare, se
mai occorresse, che il fenomeno U.F.O. resta al di fuori e al di sopra del
tempo e dello spazio.
A.Ferrari - CHIMICA GENERALE E
INORGANICA - Università di Parma, 1958
GALILEO - ENCICLOPEDIA delle
SCIENZE e delle TECNICHE (vol.8°) - Sadea Editore, Firenze - 1966
IL GIORNALE DEI MISTERI (n.°133)
- C.Tedeschi Editore, Firenze - giugno 1982
C.U.N. - NOTIZIARIO UFO (n.°101)
- P.Violin Editore, Padova - sett./ott. 1983
Boncompagni/Lamperi/Ricci/Sani -
UFO IN ITALIA (vol.3°) - Edizioni UPIAR, Torino - 1990
Verga M. - TRACAT (III ed.) -
Edizioni UPIAR, Torino - 1992
Bianchini M./Cappelli R. - GLI
UFO IN VISITA A SIENA - Edizioni UPIAR, Torino - 1996
G.Pattera – UFO: vent’anni di
indagini e ricerche – PPS Editrice, Parma - 2007
RIFERIMENTI
http://www.faden.it/pagine_htm/012pagina_cristalli_alfa_beta.htm
https://it.wikipedia.org/wiki/Quarzo