mercoledì 11 novembre 2020

INTERMEZZO...RIMATO

 


                                                             DOMENICA, IN GITA…


                                                            di  GIORGIO PATTERA

 

<< Domani, che bello! Dobbiamo partire!

                                    Desidero il mare, e non questa lagna;

così mi rilasso, da qui devo uscire…>>.

                              E infatti, quel dì, andammo in montagna…

Usciam di buon’ora (…verso le due):

                              alzarsi più presto… costa fatica!

<< Ci son le abitudini: a ognuno le sue…! >>.

                                 E in macchina dice: << Ma son già partita? >>.

 L’auto cammina, per ogni contrada,

                           parlando, parlando: << Sei bravo a guidare! >>.

Così non m’accorgo che c’è un’altra strada,

                                 più dritta e veloce: ma forse va al mare…!

 Alfine si giunge nel posto più ambito:

                         << Il ponte, laggiù: è romano, lo vedi? >>.

<< Mi mancan le forze, tant’è l’appetito;

                                 non penserai mica che ci vada a piedi? >>.

 << Narra leggenda che a farlo fu il Diavolo >>,

                                      (gioco la carta di nome “cultura”…):

<< Ma che Romani, che ponte del cavolo!

                                Qui, se non mangio, mi dai sepoltura! >>.

 La pace ritorna, sul verde dei prati,

                          che quasi ci tenta a far cose losche;

illusi ci siam, all’ombra appartati:

                         << Aaah – andiam via, c’è pieno di mosche! >>.

 Ma Ella non può, con l’astro calante,

                              finir la giornata senza brillare:

e come rifugio che trova il viandante,

                        in qualche bottega (eh, sì…!) deve entrare…

 Tra “polo” e sottane, vestiti e maglioni

                                 s’aggira l’esperta: un can da tartufo!

Poco le cale se rompe i “marroni”:

                             sorride ‘l commesso… (anche s’è stufo…!).

 << C’è niente per te? >>, mi rivolgo a lei:

                                  << Questa, ad esempio, è di Marina Blu!…>>.

<< Come una donna, esperto non sei:

                                 un tempo era moda, ma or non l’è più! >>.

 Ma poi soddisfatta, radiosa, felice

                           trovato ha qualcosa che odora di strenna:

<< Con questa non sbagli! >>, orgogliosa mi dice;

                                          ed esco, d’estate, in giacca di renna…!